La chiesa della Madonna dell’Arco si trova ai piedi di Civitaretenga nella gola dove vi è il passaggio obbligato attraverso il quale, un tempo come oggi, passava la strada principale che collegava L’Aquila a Popoli: qui sorgeva una taverna per il ristoro dei viandanti, in cui secondo la tradizione nel 1599 un pittore napoletano, trovandovi ricovero, dipinse su una parete dell’annessastalla, dopo averla sognata nella notte, un’effigie della Madonna, al di sotto di un arco. Le versioni tramandate divergono in alcuni punti, ma concordano sulla miracolosità dell’olio di una lampada che, posta davanti al dipinto, ardeva autonomamente compiendo numerosi altri prodigi: per questo si decise nel 1698 di trasformare la stalla in una chiesa.
La festa della Madonna dell’Arco si celebra la domenica successiva all’8 settembre, nel giorno del SS. Nome di Maria e ha il suo culmine dopo la mezzanotte con il cosiddetto “tiro dello squadro”. Tutti i giovani che abbiano compiuto i 19 anni salgono sul trattore e con l’aratro meccanico – che nel rito ha sostituito quello a mano – scrivono sui campi a ovest di Civitaretenga “Viva Maria SS” con l’anno di appartenenza.